Dic
14
Sab
“Il secondo concerto di Varsavia” – Presentazione del volume di Fausto Nicolini @ Centro Studi Feliciano Rossitto
Dic 14@17:00–18:00

Presentazione del volume di Fausto Nicolini, “Il secondo concerto di Varsavia”.

Dialoga con l’autore Antonella Galuppi.

La stagione estiva è finita ed Ernesto sta facendo la sua abituale passeggiata mattutina sulla spiaggia di una piccola borgata siciliana, preso dai suoi pensieri, quando viene distolto dalla vista di “una sagoma umana adagiata sulla duna, proprio dove i ciuffi d’erba fanno da barriera ad uno snodo di case di vecchi pescatori, in sintonia armoniosa con un paesaggio romanticamente selvaggio”. È Giorgio, apparentemente un barbone. Vestito in modo trasandato, con la faccia sofferente, Giorgio lo invita a fermarsi e inizia a raccontargli la storia della sua vita, una storia che inizia nella Trieste dei primi anni sessanta per concludersi in Sicilia ai giorni d’oggi. In mezzo, gli incontri con Arabella, Daniela, Anna, gli ambienti alto-borghesi della città giuliana, ma anche gli anni di piombo, lo sconforto, la delusione per quanto stava accadendo. A legare tutto, la musica. Beatles, Procol Harum, George Harrison, Rolling Stones, ma soprattutto Il concerto di Varsavia di Richard Addinsell, il vero fil rouge che annoda i diversi momenti della vita di Giorgio.

 

 

 

 

Dic
21
Sab
“Il pensiero adulto” – Presentazione del volume di Ciccio Schembari @ Museo civico demologico etnografico. Locali ex Soat
Dic 21@17:30–18:30

Presentazione del volume di Ciccio Schembari “Il pensiero adulto”.

Dialoga con l’autore Maria Giovanna Fanelli.

Arrivato alla “età adulta”, l’Autore ha sentito la necessità, per sua stessa ammissione, di dipanare un corrispondente “pensiero adulto” che tenga conto di quanto l’esperienza, gli studi, le riflessioni, l’attività politica, l’osservazione diretta gli ha permesso di accumulare. Lo fa con passione, spesso con sdegno o con scoperta irritazione, non lesinando all’occorrenza i “che palle!” o i “cose da pazzi!” verso vuoti cliché. Partendo dal dato storico e culturale, mescolato a quello  autobiografico, Schembari ripercorre nodi e snodi del passato e del presente denunciando le cancrene che da millenni atrofizzano il nostro vivere sociale con spaventosi e insensati eccessi di crudeltà, violenza, aggressioni, sottomissioni, disparità. Da irriducibile quale si presenta, prova ad andare alla radice delle questioni fondamentali e affronta temi enormi come la figura del tiranno dall’antichità a oggi, i concetti di libertà uguaglianza fraternità e le loro deturpazioni, la responsabilità della Storia, la complessità, la bellezza della vita (“morire o rinnegare se stessi?” si chiede attraverso l’Alcesti e altri esempi contemporanei), la felicità (da Omero a Leopardi), il lavoro, lo scadimento del mito nel divismo, il rapporto mafia-politica, l’onestà, la crisi della Sinistra. Si prova rispetto per quest’opera così animata da folle ragionevolezza, per questo tentativo avventato di richiamare a un “pensiero adulto” non solo l’oscuro mondo occidentale nel quale ci troviamo a vivere, ma l’umanità intera. Sono pagine che si leggono con innegabile adesione, per la scrittura chiara, calda, diretta, senza sconti per nessuno e tanto meno per l’Autore stesso.