Operaincerta Editore presenta il volume “Della Antipatia – Perché un sentimento ‘contro’ suscita tanta simpatia”.
Viviamo un mondo che si nutre d’odio, eppure è il sentimento nobile, che non andrebbe sprecato. Per tutte le piccole cose del quotidiano c’è un altro sentimento: si chiama “Antipatia”.
Il ricavato sarà devoluto interamente alla Onlus “Così come sei”.
Presentazione del romanzo di Michele Farinaccio “Il profumo dei ricci di mare”.
Introducono Maria Monisteri e Grazia Dormiente
Dialogherà con l’autore Maria Carmela Torchi
L’intreccio di questo romanzo breve scorre tranquillo fino a colorarsi di “giallo” ma quel tanto che basta a non farlo diventare uno dei mille noir di cui non si sente più il bisogno, per sazietà e stanchezza di lettori sopraffatti. Un sistema dei personaggi essenziale ma con tutte le pedine ben disposte sulla scacchiera: sulla quale campeggia inizialmente una regina di nome Gaia – lettrice di Baricco e “coscienza infelice” della prima metà del testo – e poi, mentre alfieri, torri e cavalli si schierano in vario modo, finisce per emergere, con la sua statica forza impotente (o debole potenza, fate voi), un re misterioso e silenzioso di nome Daniele. Una capacità di delineare i caratteri dei personaggi e le loro motivazioni all’azione, o all’inazione, per tocchi ed accenni, per allusioni alle cose del tempo, non perdendo mai di vista l’individuo (e facendone intravedere gli abissi interiori) ma nemmeno il suo essere nel mondo e nel tempo. [dalla prefazione di Giuseppe Traina]
Operaincerta Editore presenta il volume “Della Antipatia – Perché un sentimento ‘contro’ suscita tanta simpatia”.
Viviamo un mondo che si nutre d’odio, eppure è il sentimento nobile, che non andrebbe sprecato. Per tutte le piccole cose del quotidiano c’è un altro sentimento: si chiama “Antipatia”.
Il ricavato sarà devoluto interamente alla Onlus “Così come sei”.
Nell’ambito della rassegna “Liberi a Ragusa” sarà presentato il romanzo di Angelo Aliquò “Vita di Milo”.
Dialogheranno con l’autore Saro Distefano e Carlo Blangiforti
Il romanzo Vita di Milo attraversa i capitoli come un lungo fiume tranquillo, una vita che scorre tra le dita come le stesse pagine di questo agile volume. Impresa ardua quella dell’Autore, riassumere nella sua prosa essenziale la vita di un uomo “qualunque”, quasi ordinario. Talvolta si ha l’impressione che il protagonista non agisca, ma si limiti semplicemente ad accompagnare gli eventi, decide di volta in volta come fa una foglia in balia dell’acqua, ora imprevedibile, ora assecondando le cose della vita. Il racconto è punteggiato da grandi verità, mai esposte didascalicamente, il più delle volte lasciate intendere come se si trattasse di cose scontate. Ci vuole grande maestria narrativa per scrivere in questo modo, infatti Aliquò, nel suo linguaggio spedito, lineare a tratti essenziale, non cade mai nel superficiale, la sua prosa è leggera, leggera come dovrebbe essere tutto quello che in punta di piedi entra nell’anima per restarvi per sempre. [dalla prefazione di Carlo Blangiforti]
Presentazione del volume di Giovanni Bracchitta Metastasio “Poliziotti d’azione”.
Dialogherà con l’autore il giornalista Concetto Mannisi
La fulmineità d’intervento che permette al poliziotto d’azione di entrare dentro la scena del crimine mentre esso è ancora in pieno svolgimento, la capacità di gestire con equilibrio e autocontrollo da funambolo i propri temperamenti e di cementare con i cittadini che si ispirano alla cultura della collaborazione con le forze dell’ordine rapporti di cortesia e di buona comunicazione sono, in questo saggio, credo sufficientemente divulgati.
Crescita professionale e democratica, nel senso di una preparazione di spiccato livello specialistico, hanno collocato negli ultimi anni i poliziotti d’azione italiani nelle graduatorie di vertice tra tutte le polizie europee.
Il giornale Santa Croce Web, con il patrocinio del Comune di Santa Croce Camerina, presenta il romanzo di Angelo Aliquò “Vita di Milo”.
Dialogheranno con l’autore i giornalisti Paolo Mandarà e Antonella Galuppi.
Intermezzi musicali a cura di Federica e Benedetta Bonifacio.
Il romanzo Vita di Milo attraversa i capitoli come un lungo fiume tranquillo, una vita che scorre tra le dita come le stesse pagine di questo agile volume. Impresa ardua quella dell’Autore, riassumere nella sua prosa essenziale la vita di un uomo “qualunque”, quasi ordinario. Talvolta si ha l’impressione che il protagonista non agisca, ma si limiti semplicemente ad accompagnare gli eventi, decide di volta in volta come fa una foglia in balia dell’acqua, ora imprevedibile, ora assecondando le cose della vita. Il racconto è punteggiato da grandi verità, mai esposte didascalicamente, il più delle volte lasciate intendere come se si trattasse di cose scontate. Ci vuole grande maestria narrativa per scrivere in questo modo, infatti Aliquò, nel suo linguaggio spedito, lineare a tratti essenziale, non cade mai nel superficiale, la sua prosa è leggera, leggera come dovrebbe essere tutto quello che in punta di piedi entra nell’anima per restarvi per sempre. [dalla prefazione di Carlo Blangiforti]
Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.
Martedì 28 gennaio alle ore 18.00 presso la Libreria Flaccavento di Ragusa.
Dialogherà con l’autrice la dottoressa Giovannella Galliano
interverranno
➡️ Ismael Giovanni Scribano, presidente dell’assiocazione Creazione Giovane
➡️ Danilo Amione, curatore della prefazione
La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.
Presentazione del romanzo di Michele Farinaccio “Il profumo dei ricci di mare”.
Dialogherà con l’autore la giornalista Antonella Galuppi
L’intreccio di questo romanzo breve scorre tranquillo fino a colorarsi di “giallo” ma quel tanto che basta a non farlo diventare uno dei mille noir di cui non si sente più il bisogno, per sazietà e stanchezza di lettori sopraffatti. Un sistema dei personaggi essenziale ma con tutte le pedine ben disposte sulla scacchiera: sulla quale campeggia inizialmente una regina di nome Gaia – lettrice di Baricco e “coscienza infelice” della prima metà del testo – e poi, mentre alfieri, torri e cavalli si schierano in vario modo, finisce per emergere, con la sua statica forza impotente (o debole potenza, fate voi), un re misterioso e silenzioso di nome Daniele. Una capacità di delineare i caratteri dei personaggi e le loro motivazioni all’azione, o all’inazione, per tocchi ed accenni, per allusioni alle cose del tempo, non perdendo mai di vista l’individuo (e facendone intravedere gli abissi interiori) ma nemmeno il suo essere nel mondo e nel tempo. [dalla prefazione di Giuseppe Traina]
Presentazione del romanzo di Angelo Aliquò, “Vita di Milo”.
Dialogherà con l’autore il giornalista Paolo Mandarà.
Il romanzo Vita di Milo attraversa i capitoli come un lungo fiume tranquillo, una vita che scorre tra le dita come le stesse pagine di questo agile volume. Impresa ardua quella dell’Autore, riassumere nella sua prosa essenziale la vita di un uomo “qualunque”, quasi ordinario. Talvolta si ha l’impressione che il protagonista non agisca, ma si limiti semplicemente ad accompagnare gli eventi, decide di volta in volta come fa una foglia in balia dell’acqua, ora imprevedibile, ora assecondando le cose della vita. Il racconto è punteggiato da grandi verità, mai esposte didascalicamente, il più delle volte lasciate intendere come se si trattasse di cose scontate. Ci vuole grande maestria narrativa per scrivere in questo modo, infatti Aliquò, nel suo linguaggio spedito, lineare a tratti essenziale, non cade mai nel superficiale, la sua prosa è leggera, leggera come dovrebbe essere tutto quello che in punta di piedi entra nell’anima per restarvi per sempre. [dalla prefazione di Carlo Blangiforti]