Dic
4
Sab
“Burattinando” – Laboratorio di burattini @ Toys In
Dic 4@16:30–Dic 5@17:30

Laboratorio di burattini

Sabato 4 dicembre: Costruzione e tecnica di animazione dei burattini.

Domenica 5 dicembre: Spettacolo tenuto dai bambini che hanno partecipato al laboratorio.

Il laboratorio sarò tenuto da Ignazio Giunta e si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid.

Durante il laboratorio sarà possibile acquistare il volume Burattinando un supporto ai docenti della scuola primaria e dell’infanzia, oltre che un aiuto ai genitori sensibili alle tematiche educative e una bella lettura creativa per piccoli  studenti della scuola primaria.

 

“Burattinando” – Presentazione del volume di Ignazio Giunta @ Toys In
Dic 4@16:30–17:30

Laboratorio di burattini

Sabato 4 dicembre: Costruzione e tecnica di animazione dei burattini.

Domenica 5 dicembre: Spettacolo tenuto dai bambini che hanno partecipato al laboratorio.

Il laboratorio sarò tenuto da Ignazio Giunta e si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid.

Durante il laboratorio sarà possibile acquistare il volume Burattinando un supporto ai docenti della scuola primaria e dell’infanzia, oltre che un aiuto ai genitori sensibili alle tematiche educative e una bella lettura creativa per piccoli  studenti della scuola primaria.

 

Dic
7
Mar
Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione @ Biblioteca comunale "Verga"
Dic 7@17:00–19:00

“Come le foglie” – Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione

Presenta l’evento Matilde Piazza

Intermezzi musicali a cura di Marco Raccuglia

Il concorso di poesia “Come le foglie” nasce dal desiderio di reiterare il ricordo di Luigi Balzano Conti, poeta nato e vissuto a Santa Croce Camerina nel secolo scorso, le cui opere, in vernacolo ed in lingua, sono state in gran parte pubblicate su riviste e raccolte antologiche ma di cui ancora esistono molti ed interessanti inediti.
L’iniziativa mutua il titolo da uno dei componimenti più esemplificativi dell’autore e, in modo sintetico, intuitivo ed immediato, tratteggia le principali tematiche che ne hanno caratterizzato l’opera.
Con la presente iniziativa vogliamo rendere omaggio al nostro concittadino che, pur nelle vicissitudini e nelle alterne vicende della vita, sempre ebbe l’arte come sua stella polare e fu animato da un immenso amore per la poesia. Sentimento che, siamo certi, condividono i partecipanti al presente concorso.

 

 

Dic
9
Gio
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Cinema Edera
Dic 9@20:00–21:00

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converserà con l’autore il giornalista Andrea Cimbrico,  La Tribuna di Treviso

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Ingresso gratuito. Prenotazione allo 0422-300224

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Dic
10
Ven
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Kafè Bacchelli
Dic 10@19:30–20:30

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converseranno con l’autore Claudio Trombetta e Silvano Roncarati (Cus Ferrara Rugby)

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Dic
11
Sab
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Club House Rugby Pasian di Prato (UD)
Dic 11@19:30–20:30

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converserà con l’autore il giornalista Davide Macor

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Dic
18
Sab
“Vite a stralci” – Presentazione del volume di Antonella Galuppi @ Sala E. Giudice (Chiostro delle Grazie)
Dic 18@17:00–18:00

Presentazione del volume di Antonella Galuppi “Vite a stralci”.

Introduce e modera Rosa Perupato, presidente de “Il filo di seta”

Dialoga con l’autrice Pippo Di Noto

Interverranno Filippo Foresti, Assessore alla Cultura del Comune di Vittoria, Dora Morana, presidente “Antea”, Giovanni Grazzo, presidente “Club Kiwanis Kamarina”, Saro Giarratana, presidente “Pro Loco Vittoria”

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass rafforzato

Una narrazione senza maschera di “Vite a stralci” tesa a fotografare il livello esistenziale della società, oscillazioni tra denuncia e angoscia, nella quale l’autrice semina la sua cifra esperienziale di poetessa e giornalista, criminologa e politico, protesa all’impegno sociale. Ironica a rasentare il sarcasmo, ci  svela il disincanto della vita; l’assenza, amara, di piacere e gioia, sin dal primo racconto, dove emergono certi “effetti collaterali” causati dalle inevitabili restrizioni a seguito della pandemia. Quindi, una sequela di personaggi dominati dal caos e dal turbamento, antieroi protagonisti di storie magiche o, perlomeno, oniriche. Gronchi Rosa che valgono “un Perù”, la scorciatoia per “L’eredità”, una chiassosa cagnetta da “ritrovo”. Che contrastano con la cruda narrazione della realtà più dura, quella della casta, che rifiuta categoricamente la diversità, o i rapporti angusti, dove l’amore non è mai fonte di
gioia. Né manca il racconto esilarante del furto presunto con il ribaltamento finale. Stralci di vite di personaggi indisponenti, talvolta vigliacchi, che fanno da contrappeso ad altri, generosi ed encomiabili, abilmente descritti e incastonati in storie deliziose da leggere tutte d’un fiato.

La presentazione ha il patrocinio del Comune di Vittoria

 

 

 

Con il contributo di :

 

Dic
27
Lun
“Vite a stralci” – Presentazione del volume di Antonella Galuppi @ Centro Commerciale Culturale
Dic 27@18:00–19:00

Presentazione del volume di Antonella Galuppi “Vite a stralci” all’interno della rassegna “Lib(e)ri a Ragusa”.

Dialoga con l’autrice Pippo Di Noto

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass rafforzato

Una narrazione senza maschera di “Vite a stralci” tesa a fotografare il livello esistenziale della società, oscillazioni tra denuncia e angoscia, nella quale l’autrice semina la sua cifra esperienziale di poetessa e giornalista, criminologa e politico, protesa all’impegno sociale. Ironica a rasentare il sarcasmo, ci  svela il disincanto della vita; l’assenza, amara, di piacere e gioia, sin dal primo racconto, dove emergono certi “effetti collaterali” causati dalle inevitabili restrizioni a seguito della pandemia. Quindi, una sequela di personaggi dominati dal caos e dal turbamento, antieroi protagonisti di storie magiche o, perlomeno, oniriche. Gronchi Rosa che valgono “un Perù”, la scorciatoia per “L’eredità”, una chiassosa cagnetta da “ritrovo”. Che contrastano con la cruda narrazione della realtà più dura, quella della casta, che rifiuta categoricamente la diversità, o i rapporti angusti, dove l’amore non è mai fonte di
gioia. Né manca il racconto esilarante del furto presunto con il ribaltamento finale. Stralci di vite di personaggi indisponenti, talvolta vigliacchi, che fanno da contrappeso ad altri, generosi ed encomiabili, abilmente descritti e incastonati in storie deliziose da leggere tutte d’un fiato.

 

 

Gen
28
Ven
“L’urlo del Danubio” – Presentazione del volume di Marinella Tumino @ Liceo Convitto
Gen 28@18:30–19:30

Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.

All’interno della manifestazione “Voci di donne”.

Dialogherà con l’autrice Teresa Floridia

Seguirà interpretazione enologica a cura della sommelier Cettina Rizza

La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.

 

 

 

 

 

 

Feb
26
Sab
“Vite a stralci” – Presentazione del volume di Antonella Galuppi @ Biblioteca comunale
Feb 26@18:00–19:00

Presentazione del volume di Antonella Galuppi “Vite a stralci”.

Dialogherà con l’autrice il giornalista Paolo Mandarà, direttore del giornale “Santa Croce Web”.

Interverrà il poeta Pippo Di Noto.

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass rafforzato

Una narrazione senza maschera di “Vite a stralci” tesa a fotografare il livello esistenziale della società, oscillazioni tra denuncia e angoscia, nella quale l’autrice semina la sua cifra esperienziale di poetessa e giornalista, criminologa e politico, protesa all’impegno sociale. Ironica a rasentare il sarcasmo, ci  svela il disincanto della vita; l’assenza, amara, di piacere e gioia, sin dal primo racconto, dove emergono certi “effetti collaterali” causati dalle inevitabili restrizioni a seguito della pandemia. Quindi, una sequela di personaggi dominati dal caos e dal turbamento, antieroi protagonisti di storie magiche o, perlomeno, oniriche. Gronchi Rosa che valgono “un Perù”, la scorciatoia per “L’eredità”, una chiassosa cagnetta da “ritrovo”. Che contrastano con la cruda narrazione della realtà più dura, quella della casta, che rifiuta categoricamente la diversità, o i rapporti angusti, dove l’amore non è mai fonte di
gioia. Né manca il racconto esilarante del furto presunto con il ribaltamento finale. Stralci di vite di personaggi indisponenti, talvolta vigliacchi, che fanno da contrappeso ad altri, generosi ed encomiabili, abilmente descritti e incastonati in storie deliziose da leggere tutte d’un fiato.