Presentazione del volume di Domenico Pisana “Letteratura come interpretazione della vita”.
Dialogano con l’autore Danilo Amione e Santo Burgio.
Domenico Pisana mette a tema il modo con cui la letteratura recupera l’esperienza umana condotta tra due conoscenze, una divina e l’altra filosofica, rivelando i possibili suoi rapporti con la società e con la storia. Il volume è ben più di un repertorio di testi critici, nell’ampiezza delle interpretazioni e nella varietà degli squarci ermeneutici che esso presenta; qui, si concede una nuova vita ad una letteratura che “ha la stessa qualità del vissuto”, per dirla con le parole di Spadaro, a testi di noti scrittori italiani e protagonisti della scena internazionale: Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Clemente Rebora, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Federico Garcia Lorca, Luigi Capuana, Giovanni Verga, Gesualdo Bufalino, Leonardo Sciascia, Pierpaolo Pasolini. L’attenzione sul binomio letteratura/vita riporta alla memoria il saggio di Carlo Bo Letteratura come vita, che è stato fondamentale per capire le motivazioni profonde dell’ermetismo e la “missione” della letteratura che ha come scopo la ricerca continua della verità e di noi stessi, e la scoperta di un’identità che si allontana dalla realtà storica della società umana.
Presentazione del volume di Antonella Galuppi, “MareDentro”.
Dialoga con l’autrice Maria Distefano
Il giorno di San Valentino un uomo denuncia la scomparsa della moglie, una docente cinquantenne. Nel paesino in cui vive, si attivano le ricerche finché un pescatore si imbatte in un corpo esanime ai piedi di un costone roccioso sul mare: la donna scomparsa. Omicidio o suicidio? Le congetture mediatiche gettano scompiglio fra i concittadini della vittima facendo emergere il lato più perverso ed egocentrico di quella piccola realtà. Ad appena ventiquattro ore dalla macabra scoperta, la speaker di una radio locale riceve una lettera olografa, a firma della donna, spedita il giorno prima della sua morte. Incuriosita dal monito contenuto, “non fidarti di quello che appare”, appena l’autopsia rivela che si è trattato di omicidio, decide di indagare in incognito. Non riuscendo nell’intento, chiede aiuto al suo ex convivente, un investigatore privato. L’uomo, ancora innamorato di lei, la asseconda con la speranza di riconquistarla. Scopriranno che la vittima aveva confidato ad un amico dettagli della sua vita, fra cui una storia degradante, consumata nell’istituto dove i due insegnavano, che lei voleva denunciare nonostante l’atteggiamento omertoso degli altri colleghi. Un diario segreto, scoperto per caso, diventa il custode di un movente conosciuto solo da due persone. Riuscirà, l’investigatore, a prendere la decisione giusta?
Presentazione del volume di Ermelinda Simona Buccheri, “Mimi”.
Dialoga con l’autrice Loredana Giummarra.
Mimi è un gattino dotato di grande intraprendenza e candore. Una mattina di fine inverno, durante il consueto giro con la madre e i fratellini, accade qualcosa di imprevedibile che segnerà la sua giornata e la sua giovane vita. Attraverso la sua storia si può scoprire il valore della resilienza, quel saper cogliere nonostante tutto il lato positivo delle vicende più sgradevoli, quel saper trovare anche in mezzo alle difficoltà delle vere e preziose amicizie. Nascono, infatti, lungo tutto il racconto legami basati sull’empatia e sulla solidarietà, sull’inclusione e sul coraggio. Atteggiamenti e sentimenti con cui ogni bambino/adulto fa i conti giorno per giorno e su cui è possibile riconoscersi per ampliare la propria capacità nel far fronte agli accadimenti molesti e spiacevoli della vita.
Presentazione del volume “Come farfalle sui fiori” e del progetto “A scuola di legalità”.
Interverrà Giovanni Chinnici
Tutto ha avuto inizio il 21 marzo 2023, primo giorno di primavera e “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Dopo la visione di due film, la lettura di alcuni passi di un libro e l’incontro con l’Onorevole Caterina Chinnici, figlia del Capo dell’Ufficio Istruzione di Palermo, Magistrato Rocco Chinnici, quarantanove studenti, coadiuvati dai loro insegnanti e in collaborazione con l’Associazione “Libera”, hanno trasformato le loro idee in un vero e proprio progetto. Da un progetto ad un libro, il passo è stato breve. In questo libro si ritrovano delle lettere scritte dagli stessi studenti, in cui parlano con le vittime in maniera aperta, sincera, senza scrupoli, sottolineando incertezze, dubbi, rabbia, ma anche speranze, voglia di rivalsa e giustizia. L’obiettivo è quello di far perdurare nel tempo il ricordo, di mantenerlo vivo e di riconoscere il passato per far sì che il tempo non lo inghiotta. La memoria è uno strumento che va usato in modo sapiente, perché offre luce per vivere consapevolmente il presente e per costruire insieme il futuro.
Presentazione del volume di Domenico Pisana, “Profili di tempo e d’anima”.
Interviene Daniela Fava
Il tempo e l’anima sono due concetti che sono stati affrontati da filosofi e studiosi per secoli. Non esiste una definizione univoca di nessuno dei due, ma è possibile identificare alcuni profili comuni che si riconoscono e si definiscono nelle poesie della presente raccolta, ove si sente la presenza di certi personaggi che conversano con il poeta. C’è sempre “io” e “tu”, io che guardo e tu che mi conosci. Io sono il poeta, ma anche l’uomo, tutta l’umanità. E tu sei Cristo, Dio, l’Amato, la salvezza e la Speranza. Le voci della guerra e della pace si agitano e si dividono nella mente del poeta, creando un senso di confusione e smarrimento. Tuttavia, il poeta non si arrende alla disperazione e continua ad amare e sperare… La molteplicità, la diversità e la ricchezza della poesia pisaniana riflettono fedelmente la molteplicità e la diversità della vita stessa. Il poeta stesso mostra capacità di abbinare il personale e l’intimo al globale e all’universale. Hussein Mahmoud
Presentazione del volume “Come farfalle sui fiori” e del progetto “A scuola di legalità”.
All’interno della rassegna “LIBeRI A RAGUSA”
Interverrà Antonio Barone
Tutto ha avuto inizio il 21 marzo 2023, primo giorno di primavera e “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Dopo la visione di due film, la lettura di alcuni passi di un libro e l’incontro con l’Onorevole Caterina Chinnici, figlia del Capo dell’Ufficio Istruzione di Palermo, Magistrato Rocco Chinnici, quarantanove studenti, coadiuvati dai loro insegnanti e in collaborazione con l’Associazione “Libera”, hanno trasformato le loro idee in un vero e proprio progetto. Da un progetto ad un libro, il passo è stato breve. In questo libro si ritrovano delle lettere scritte dagli stessi studenti, in cui parlano con le vittime in maniera aperta, sincera, senza scrupoli, sottolineando incertezze, dubbi, rabbia, ma anche speranze, voglia di rivalsa e giustizia. L’obiettivo è quello di far perdurare nel tempo il ricordo, di mantenerlo vivo e di riconoscere il passato per far sì che il tempo non lo inghiotta. La memoria è uno strumento che va usato in modo sapiente, perché offre luce per vivere consapevolmente il presente e per costruire insieme il futuro.
Presentazione del volume “Come farfalle sui fiori” e del progetto “A scuola di legalità”.
Tutto ha avuto inizio il 21 marzo 2023, primo giorno di primavera e “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Dopo la visione di due film, la lettura di alcuni passi di un libro e l’incontro con l’Onorevole Caterina Chinnici, figlia del Capo dell’Ufficio Istruzione di Palermo, Magistrato Rocco Chinnici, quarantanove studenti, coadiuvati dai loro insegnanti e in collaborazione con l’Associazione “Libera”, hanno trasformato le loro idee in un vero e proprio progetto. Da un progetto ad un libro, il passo è stato breve. In questo libro si ritrovano delle lettere scritte dagli stessi studenti, in cui parlano con le vittime in maniera aperta, sincera, senza scrupoli, sottolineando incertezze, dubbi, rabbia, ma anche speranze, voglia di rivalsa e giustizia. L’obiettivo è quello di far perdurare nel tempo il ricordo, di mantenerlo vivo e di riconoscere il passato per far sì che il tempo non lo inghiotta. La memoria è uno strumento che va usato in modo sapiente, perché offre luce per vivere consapevolmente il presente e per costruire insieme il futuro.
Presentazione del volume di Fausto Nicolini, “Il secondo concerto di Varsavia”.
Dialoga con l’autore Antonella Galuppi.
La stagione estiva è finita ed Ernesto sta facendo la sua abituale passeggiata mattutina sulla spiaggia di una piccola borgata siciliana, preso dai suoi pensieri, quando viene distolto dalla vista di “una sagoma umana adagiata sulla duna, proprio dove i ciuffi d’erba fanno da barriera ad uno snodo di case di vecchi pescatori, in sintonia armoniosa con un paesaggio romanticamente selvaggio”. È Giorgio, apparentemente un barbone. Vestito in modo trasandato, con la faccia sofferente, Giorgio lo invita a fermarsi e inizia a raccontargli la storia della sua vita, una storia che inizia nella Trieste dei primi anni sessanta per concludersi in Sicilia ai giorni d’oggi. In mezzo, gli incontri con Arabella, Daniela, Anna, gli ambienti alto-borghesi della città giuliana, ma anche gli anni di piombo, lo sconforto, la delusione per quanto stava accadendo. A legare tutto, la musica. Beatles, Procol Harum, George Harrison, Rolling Stones, ma soprattutto Il concerto di Varsavia di Richard Addinsell, il vero fil rouge che annoda i diversi momenti della vita di Giorgio.
Presentazione del volume di Ciccio Schembari “Il pensiero adulto”.
Dialoga con l’autore Maria Giovanna Fanelli.
Arrivato alla “età adulta”, l’Autore ha sentito la necessità, per sua stessa ammissione, di dipanare un corrispondente “pensiero adulto” che tenga conto di quanto l’esperienza, gli studi, le riflessioni, l’attività politica, l’osservazione diretta gli ha permesso di accumulare. Lo fa con passione, spesso con sdegno o con scoperta irritazione, non lesinando all’occorrenza i “che palle!” o i “cose da pazzi!” verso vuoti cliché. Partendo dal dato storico e culturale, mescolato a quello autobiografico, Schembari ripercorre nodi e snodi del passato e del presente denunciando le cancrene che da millenni atrofizzano il nostro vivere sociale con spaventosi e insensati eccessi di crudeltà, violenza, aggressioni, sottomissioni, disparità. Da irriducibile quale si presenta, prova ad andare alla radice delle questioni fondamentali e affronta temi enormi come la figura del tiranno dall’antichità a oggi, i concetti di libertà uguaglianza fraternità e le loro deturpazioni, la responsabilità della Storia, la complessità, la bellezza della vita (“morire o rinnegare se stessi?” si chiede attraverso l’Alcesti e altri esempi contemporanei), la felicità (da Omero a Leopardi), il lavoro, lo scadimento del mito nel divismo, il rapporto mafia-politica, l’onestà, la crisi della Sinistra. Si prova rispetto per quest’opera così animata da folle ragionevolezza, per questo tentativo avventato di richiamare a un “pensiero adulto” non solo l’oscuro mondo occidentale nel quale ci troviamo a vivere, ma l’umanità intera. Sono pagine che si leggono con innegabile adesione, per la scrittura chiara, calda, diretta, senza sconti per nessuno e tanto meno per l’Autore stesso.