Il centro Culturale Permanente “Paulu Maura” e Operaincerta Editore presenteranno la raccolta di racconti di Filippo Bozzali “Di quella volta che”. La serata sarà accompagnata da un concertino di musica da barberia e da una breve performance degli allievi del corso di chitarra organizzata dal C.C.P. “Paulu Maura”
Interverrà:
Carlo Blangiforti (Operaincerta Editore)
Presenterà:
Aldo Fichera
L’evento è patrocinato dal Comune di Mineo
Bozzali ama Martoglio. Lo testimoniano il suo parlare e i modi della sua narrazione. Nei suoi racconti, anche in quelli più brevi, c’è tanto movimento teatrale in quell’alternanza di scene familiari e di vita collettiva, dove la vicinanza degli uomini protegge dalle minacce dell’indifferenza. Ci sono racconti, specie quelli della sua sfera più intima, che mi sono apparsi come cammei intagliati con una commozione contenuta, con un tocco delicato di poesia universale, espressa con linguaggio chiaro e fermo. Con parole maschie.
Presentazione dell’antologia poetica del poeta, scrittore, pittore, appassionato di pittura e fotografia Gino Bonaviri “Sereni cieli di stelle”.
Sabato 19 gennaio alle ore 19.00 presso il Circolo di Cultura “Luigi Capuana” di Mineo.
➡️ Introdurrà la serata il presidente del Circolo dott. Raffaele Brunelli
➡️ Interverranno: Fiodor Bonaviri e Carlo Blangiforti
➡️ Letture brani: Adele Raia, Gaia Di Carlo, Nella Risuscitazione
➡️ Musica di accompagnamento: Nello Blangiforti
Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.
Mercoledì 23 gennaio alle ore 18.00 presso il Mondadori Point di Comiso (RG).
➡️ Moderatrice: Marta Galofaro
➡️ Letture brani: Lella Lombardo
La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.
Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.
Mercoledì 30 gennaio alle ore 17.30 presso la Casa del Combattente e del Reduce di Ragusa.
➡️ Meno Occhipinti dialogherà con l’autrice
➡️ Giada Ruggeri leggerà alcuni brani
La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.
Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.
Venerdì 15 febbraio alle ore 17.30 presso UNITRE a Santa Croce Camerina (RG).
La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.
Presentazione del volume di Salvatore Barone “Caliti juncu”.
Dialogherà con l’autore il professore Antonio Barone
Il libro di Salvatore Barone procede su un doppio binario, il primo riguarda i testi dei proverbi, il secondo è una lettura di essi che non è semplice e, come spesso accade in pubblicazioni di questo genere, semplicistica spiegazione, ma invece scende nella densa e stratificata profondità del pensiero che il proverbio sottende. Ciò che ne deriva è una riflessione che induce a guardare indietro nel tempo, scavando nella memoria comune di un popolo alla ricerca della “civiltà dei proverbi”. La meditazione di Salvatore Barone, non risponde solo al bisogno di recuperare le radici della nostra comunità, ma a soddisfare una necessità esistenziale, quella di sentire la continuità fra passato e futuro, per leggerne i segreti del rapporto fra pulsioni, bisogni, regole, ragione e civiltà che abbiamo smarrito. Sperando forse di trovare spunti e ispirazione per una nuova etica di cui abbiamo un grande bisogno. [dalla prefazione di Domenico Amoroso]
Presentazione del volume di Salvatore Barone “Caliti juncu”.
Dialogherà con l’autore il professore Antonio Barone
Il libro di Salvatore Barone procede su un doppio binario, il primo riguarda i testi dei proverbi, il secondo è una lettura di essi che non è semplice e, come spesso accade in pubblicazioni di questo genere, semplicistica spiegazione, ma invece scende nella densa e stratificata profondità del pensiero che il proverbio sottende. Ciò che ne deriva è una riflessione che induce a guardare indietro nel tempo, scavando nella memoria comune di un popolo alla ricerca della “civiltà dei proverbi”. La meditazione di Salvatore Barone, non risponde solo al bisogno di recuperare le radici della nostra comunità, ma a soddisfare una necessità esistenziale, quella di sentire la continuità fra passato e futuro, per leggerne i segreti del rapporto fra pulsioni, bisogni, regole, ragione e civiltà che abbiamo smarrito. Sperando forse di trovare spunti e ispirazione per una nuova etica di cui abbiamo un grande bisogno. [dalla prefazione di Domenico Amoroso]
Presentazione della raccolta di racconti di Filippo Bozzali “Di quella volta che”.
Dialogherà con l’autore Carlo Blangiforti
Bozzali ama Martoglio. Lo testimoniano il suo parlare e i modi della sua narrazione. Nei suoi racconti, anche in quelli più brevi, c’è tanto movimento teatrale in quell’alternanza di scene familiari e di vita collettiva, dove la vicinanza degli uomini protegge dalle minacce dell’indifferenza. Ci sono racconti, specie quelli della sua sfera più intima, che mi sono apparsi come cammei intagliati con una commozione contenuta, con un tocco delicato di poesia universale, espressa con linguaggio chiaro e fermo. Con parole maschie.
Presentazione del romanzo di Michele Farinaccio “Il profumo dei ricci di mare”.
Dialogherà con l’autore Lucia Fava
L’intreccio di questo romanzo breve scorre tranquillo fino a colorarsi di “giallo” ma quel tanto che basta a non farlo diventare uno dei mille noir di cui non si sente più il bisogno, per sazietà e stanchezza di lettori sopraffatti. Un sistema dei personaggi essenziale ma con tutte le pedine ben disposte sulla scacchiera: sulla quale campeggia inizialmente una regina di nome Gaia – lettrice di Baricco e “coscienza infelice” della prima metà del testo – e poi, mentre alfieri, torri e cavalli si schierano in vario modo, finisce per emergere, con la sua statica forza impotente (o debole potenza, fate voi), un re misterioso e silenzioso di nome Daniele. Una capacità di delineare i caratteri dei personaggi e le loro motivazioni all’azione, o all’inazione, per tocchi ed accenni, per allusioni alle cose del tempo, non perdendo mai di vista l’individuo (e facendone intravedere gli abissi interiori) ma nemmeno il suo essere nel mondo e nel tempo. [dalla prefazione di Giuseppe Traina]
L’evento si svolgerà alle ore 18:45 presso la libreria Flaccavento a Ragusa ed è inserito nel programma della rassegna “Lib(e)ri a Ragusa”