Presentazione del volume di Giorgio Licitra, “Amori, prostate e pregiudizi”.
Dialoga con l’autore lo scrittore Federico Guastella
Letture a cura di Mario Tumino
Quattro storie, con un fil rouge che le lega l’une all’altre, un filo a volte netto e chiaro, altre appena visibile, popolate da uomini e donne che mostrano le loro fragilità e sono alla ricerca di sicurezze e certezze. La storia di Rodolfo, uomo tutto d’un pezzo, si ritrova a combattere contro il suo fantasma che lo porterà ad aver timore e preoccupazione di non poter più vivere una vita sessuale felice con la propria donna. Quella di Sabina, alla morte della madre viene travolta da una serie di notizie che le fanno dubitare di tutto e di tutti, tra cui una che le cambia la vita. In suo aiuto c’è Lino, un uomo che nel corso della sua vita purtroppo ha avuto a che fare con una serie di esperienze negative e per questo chiude qualsiasi rapporto con il sesso opposto. Qualcosa o qualcuno gli farà cambiare idea. O quella di Giovannino, decide di partire per una vacanza organizzata in Jugoslavia, dove la sua vita sarà al centro di avventure, pericoli e infatuazioni che lo porteranno a credere che casa sua è il suo posto più sicuro. Infine c’è la storia di Soave, donna sposata che abbandona il tetto coniugale per via del tradimento del marito, si ritroverà anche lei da sola a combattere le proprie paure, la solitudine e i propri mostri. Ma sarà il cambiamento, forse, a portare una nuova luce nella sua vita. Il quotidiano, l’ordinario si combina con l’ironia per far sì che il lettore possa immedesimarsi, riflettere, sorridere e comprendere i lati negativi o quelli positivi della vita e come da questi se ne possa uscire a volte in modo casuale.
Presentazione del volume di Salvatore Spampinato “Giovanni Spampinato”
Dialoga con l’autore il giornalista Angelo Di Natale
Giovanni Spampinato era corrispondente da Ragusa dei quotidiani L’Ora e L’Unità e aveva 25 anni quando, il 27 ottobre 1972, fu assassinato all’interno
della sua Cinquecento, davanti al carcere di Ragusa, da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del locale tribunale, e tra i maggiori indiziati per l’omicidio del commerciante di opere d’arte Angelo Tumino, avvenuto in città otto mesi prima. L’Ora l’indomani titolò “Assassinato perché cercava la verità” e la verità che cercava Giovanni non era solo quella che riguardava l’assassinio del Tumino ma anche, e forse soprattutto, quella relativa ai rapporti tra le organizzazioni di estrema destra (in quei giorni fu notata la presenza a Ragusa di Stefano delle Chiaie e di altri fascisti legati in qualche modo a Junio Valerio Borghese, che due anni prima aveva tentato un colpo di stato) e la criminalità organizzata. Forse, quella che è da tutti conosciuta come la provincia “babba”, stupida, cioè senza mafia, così stupida non era. Anche su quello Giovanni stava indagando, sulla convergenza tra neofascismo e criminalità, ed è in quell’ambiente che probabilmente bisogna cercare il movente del suo omicidio. Ad oggi, del delitto Tumino non si conoscono né esecutore né movente.
Presentazione/laboratorio del volume di Giovanna Bellato, “Animago”.
Intervengono:
– Giovanna Bellato, autrice
– Irene Guerrieri, illustratrice
– Daniele Colombo, psicologo
“Animago”, è un’opera divisa in due tomi, Esplorare il mondo a mente scalza, destinato agli adulti e Scalzamente, destinato ai bambini, che si propone come libro-strumento per migliorare la qualità di vita imparando a connettersi con la natura. Il primo intreccia i temi dell’immaginazione, dell’infanzia, della natura e del Training Autogeno attraverso riflessioni storiche, filosofiche e scientifiche. Il secondo, si rivolge all’infanzia e traduce i sei esercizi del Training Autogeno di Base in altrettante narrazioni naturali che consentiranno ai bambini di applicarlo nel loro quotidiano. Un libro-strumento, per poter migliorare la qualità di vita e lo stato psicofisico proprio e comunitario imparando dalla natura stessa e dalle interconnessioni fra gli ecosistemi.
La parola ecologia deriva dal greco oíkos che a sua volta significa “casa”. È naturale, quindi, immaginare la Terra come la casa di tutti noi. Come le meravigliose api si posano sui fiori, ho scelto di posare la mia attenzione sul nostro habitat, soffermandomi e dedicando cura alla dimensione corporea, mentale, affettiva, ecologica, in una visione olistica dell’essere umano interconnesso all’Ambiente, all’Universo. Proprio in questo quadro naturale, ho dipinto l’espressione “A mente scalza”. Ma in che senso? Se colleghiamo la parola “scalza” ai piedi, cosa si toglie la mente? Ci leviamo le scarpe per togliere una protezione verso l’esterno, ma allo stesso tempo ci connettiamo con il suolo, ne sentiamo la conformazione. Come i piedi, anche la mente quando diventa scalza si espone alle cose, mostrando la sua essenza. Ritrovando la connessione con la Terra, riscopre le sensazioni e l’energia della Natura, ne percepisce il ritmo lento e paziente, in costante evoluzione. La mente scalza diventa un tutt’uno con il resto, di nuovo libera di essere naturalmente se stessa.Tutti i bambini sono semi di luce che cercano amore, ispirazione, guida e la promessa di un mondo di armonia e generosità. Agli adulti spetta la grande responsabilità di offrire loro un terreno in cui far germogliare la luce che è in ognuno di noi
Presentazione/laboratorio del volume di Giovanna Bellato, “Animago”.
Intervengono:
– Giovanna Bellato, autrice
– Irene Guerrieri, illustratrice
– Daniele Colombo, psicologo
“Animago”, è un’opera divisa in due tomi, Esplorare il mondo a mente scalza, destinato agli adulti e Scalzamente, destinato ai bambini, che si propone come libro-strumento per migliorare la qualità di vita imparando a connettersi con la natura. Il primo intreccia i temi dell’immaginazione, dell’infanzia, della natura e del Training Autogeno attraverso riflessioni storiche, filosofiche e scientifiche. Il secondo, si rivolge all’infanzia e traduce i sei esercizi del Training Autogeno di Base in altrettante narrazioni naturali che consentiranno ai bambini di applicarlo nel loro quotidiano. Un libro-strumento, per poter migliorare la qualità di vita e lo stato psicofisico proprio e comunitario imparando dalla natura stessa e dalle interconnessioni fra gli ecosistemi.
La parola ecologia deriva dal greco oíkos che a sua volta significa “casa”. È naturale, quindi, immaginare la Terra come la casa di tutti noi. Come le meravigliose api si posano sui fiori, ho scelto di posare la mia attenzione sul nostro habitat, soffermandomi e dedicando cura alla dimensione corporea, mentale, affettiva, ecologica, in una visione olistica dell’essere umano interconnesso all’Ambiente, all’Universo. Proprio in questo quadro naturale, ho dipinto l’espressione “A mente scalza”. Ma in che senso? Se colleghiamo la parola “scalza” ai piedi, cosa si toglie la mente? Ci leviamo le scarpe per togliere una protezione verso l’esterno, ma allo stesso tempo ci connettiamo con il suolo, ne sentiamo la conformazione. Come i piedi, anche la mente quando diventa scalza si espone alle cose, mostrando la sua essenza. Ritrovando la connessione con la Terra, riscopre le sensazioni e l’energia della Natura, ne percepisce il ritmo lento e paziente, in costante evoluzione. La mente scalza diventa un tutt’uno con il resto, di nuovo libera di essere naturalmente se stessa.Tutti i bambini sono semi di luce che cercano amore, ispirazione, guida e la promessa di un mondo di armonia e generosità. Agli adulti spetta la grande responsabilità di offrire loro un terreno in cui far germogliare la luce che è in ognuno di noi
Presentazione/laboratorio del volume di Giovanna Bellato, “Animago”.
Intervengono:
– Giovanna Bellato, autrice
– Irene Guerrieri, illustratrice
– Daniele Colombo, psicologo
“Animago”, è un’opera divisa in due tomi, Esplorare il mondo a mente scalza, destinato agli adulti e Scalzamente, destinato ai bambini, che si propone come libro-strumento per migliorare la qualità di vita imparando a connettersi con la natura. Il primo intreccia i temi dell’immaginazione, dell’infanzia, della natura e del Training Autogeno attraverso riflessioni storiche, filosofiche e scientifiche. Il secondo, si rivolge all’infanzia e traduce i sei esercizi del Training Autogeno di Base in altrettante narrazioni naturali che consentiranno ai bambini di applicarlo nel loro quotidiano. Un libro-strumento, per poter migliorare la qualità di vita e lo stato psicofisico proprio e comunitario imparando dalla natura stessa e dalle interconnessioni fra gli ecosistemi.
La parola ecologia deriva dal greco oíkos che a sua volta significa “casa”. È naturale, quindi, immaginare la Terra come la casa di tutti noi. Come le meravigliose api si posano sui fiori, ho scelto di posare la mia attenzione sul nostro habitat, soffermandomi e dedicando cura alla dimensione corporea, mentale, affettiva, ecologica, in una visione olistica dell’essere umano interconnesso all’Ambiente, all’Universo. Proprio in questo quadro naturale, ho dipinto l’espressione “A mente scalza”. Ma in che senso? Se colleghiamo la parola “scalza” ai piedi, cosa si toglie la mente? Ci leviamo le scarpe per togliere una protezione verso l’esterno, ma allo stesso tempo ci connettiamo con il suolo, ne sentiamo la conformazione. Come i piedi, anche la mente quando diventa scalza si espone alle cose, mostrando la sua essenza. Ritrovando la connessione con la Terra, riscopre le sensazioni e l’energia della Natura, ne percepisce il ritmo lento e paziente, in costante evoluzione. La mente scalza diventa un tutt’uno con il resto, di nuovo libera di essere naturalmente se stessa.Tutti i bambini sono semi di luce che cercano amore, ispirazione, guida e la promessa di un mondo di armonia e generosità. Agli adulti spetta la grande responsabilità di offrire loro un terreno in cui far germogliare la luce che è in ognuno di noi
Presentazione/laboratorio del volume di Giovanna Bellato, “Animago”.
Intervengono:
– Giovanna Bellato, autrice
– Irene Guerrieri, illustratrice
– Daniele Colombo, psicologo
“Animago”, è un’opera divisa in due tomi, Esplorare il mondo a mente scalza, destinato agli adulti e Scalzamente, destinato ai bambini, che si propone come libro-strumento per migliorare la qualità di vita imparando a connettersi con la natura. Il primo intreccia i temi dell’immaginazione, dell’infanzia, della natura e del Training Autogeno attraverso riflessioni storiche, filosofiche e scientifiche. Il secondo, si rivolge all’infanzia e traduce i sei esercizi del Training Autogeno di Base in altrettante narrazioni naturali che consentiranno ai bambini di applicarlo nel loro quotidiano. Un libro-strumento, per poter migliorare la qualità di vita e lo stato psicofisico proprio e comunitario imparando dalla natura stessa e dalle interconnessioni fra gli ecosistemi.
La parola ecologia deriva dal greco oíkos che a sua volta significa “casa”. È naturale, quindi, immaginare la Terra come la casa di tutti noi. Come le meravigliose api si posano sui fiori, ho scelto di posare la mia attenzione sul nostro habitat, soffermandomi e dedicando cura alla dimensione corporea, mentale, affettiva, ecologica, in una visione olistica dell’essere umano interconnesso all’Ambiente, all’Universo. Proprio in questo quadro naturale, ho dipinto l’espressione “A mente scalza”. Ma in che senso? Se colleghiamo la parola “scalza” ai piedi, cosa si toglie la mente? Ci leviamo le scarpe per togliere una protezione verso l’esterno, ma allo stesso tempo ci connettiamo con il suolo, ne sentiamo la conformazione. Come i piedi, anche la mente quando diventa scalza si espone alle cose, mostrando la sua essenza. Ritrovando la connessione con la Terra, riscopre le sensazioni e l’energia della Natura, ne percepisce il ritmo lento e paziente, in costante evoluzione. La mente scalza diventa un tutt’uno con il resto, di nuovo libera di essere naturalmente se stessa.Tutti i bambini sono semi di luce che cercano amore, ispirazione, guida e la promessa di un mondo di armonia e generosità. Agli adulti spetta la grande responsabilità di offrire loro un terreno in cui far germogliare la luce che è in ognuno di noi
Presentazione del volume di Antonella Galuppi, “Spillo & Karim”.
Con le voci di Maria Antonietta Vitale e Pippo Di Noto.
Un cagnolino acquistato come regalo di Natale, e poi abbandonato, e un bambino orfano, che vive per strada: possono cambiare le loro vite? Si, quando la forza dell’amore è più grande di ogni cosa. Dal loro incontro nascerà una storia bellissima d’amicizia e di fiducia. A tutela dei diritti dei bambini e degli animali.
Presentazione del volume di Paolo Roccuzzo, “Passo dopo passo”.
Dialoga con l’autore Rita Luciani
Gli avi ripetevano: “Impara l’arte e mettila da parte, prima o poi ti tornerà utile”. Questo è sicuramente vero, ma penso si riferissero principalmente alla possibilità di svolgere un lavoro quando il tuo non trovava un mercato, quindi alla possibilità di avere nella vita un’alternativa. Avere svolto tanti mestieri è come conoscere tante lingue, ti mette nelle condizioni di comunicare e confrontarti con persone con le quali in apparenza non hai nulla in comune. Questo libro è nato per caso e per una serie di coincidenze favorevoli e non è il frutto di una romantica nostalgia, ma di una meditata riflessione e dell’esperienza vissuta allora come bambino ed ora come osservatore attento delle abitudini quasi imposte dalla società consumistica. Le storie che vi sono raccontate hanno lo scopo di lasciare un minimo di impressione su un mondo reale che ho vissuto e che oggi non viene percepito come tale, lasciare quindi qualcosa di me stesso attraverso sensazioni e sentimenti vissuti. In poche parole lasciare le mie radici. Spesso penso a cose di anni fa, a quando chiedevo a mio padre o a mia madre informazioni su qualcosa che non avevo approfondito sufficientemente. Mi ritrovo, oggi, però a darmi da solo una risposta sconsolata. Non posso oramai chiedere a nessuno, perché i miei genitori non ci sono più. Considero questo un grande limite, una perdita immensa. Ecco perché racconto con ancora più entusiasmo le mie storie, la storia della mia famiglia e del mio mondo.
“Come le foglie” – Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione
“Una valigia di racconti” – Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione
Presenta l’evento Rosuccia Angello
Letture a cura del regista Gianni Battaglia
Intermezzi musicali a cura di Giovanni Zisa e Giovanni Tidona (Il boliviano)
Dov è la poesia? La poesia è un sogno ad occhi aperti, la traduzione originale della lingua degli dei, la vibrazione del linguaggio aurorale dell’Essere, e si trova in mezzo a noi: nell’aria che respiro e nel fruscio del vento, nel gorgoglio dell’acqua tra i ciotoli del fiume, nella sublime musica del mare, che stringe in un abbraccio tutto il mondo, nel canto delle nuvole, nel luccichio delle stelle, nel sorgere dell’alba dalle onde spumeggianti, nell’ora più struggente del sole che
tramonta, ma brilla soprattutto nel profondo del cuore dell’uomo. È proprio dei poeti tirarla fuori e spanderla in ogni direzione, lasciare che risplenda nel volo dei gabbiani, nel cinguettio dei passeri, nel desiderio ardente di superare i limiti di questo nostro esistere, nel coglierne il respiro sognante ed inebriarsi.
Giuseppe Di Mari
Presentazione del volume di Marinella Tumino “Profumi d’Istanbul”.
Dialoga con l’autrice Maria Luisa Occhione, Responsabile attività culturali ArteInsieme
Greta Durante, insegnante di Lettere, decide di lasciare la Sicilia, sua terra di origine, e accetta l’incarico di docenza presso un liceo italiano a Istanbul, una nuova esperienza da vivere senza se e senza ma. Una storia di sogni, di scelte, d’amore e di speranze in cui si tramano i profumi, i sapori e i colori della Turchia con
quelli della sua amata Isola. Un effettivo incontro tra due mondi, Oriente e Occidente, in cui si trovano diversità, ma anche tante assonanze. Profumi d’Istanbul è un invito a inseguire i sogni, ad andare oltre le valutazioni altrui in modo da sentirsi liberi di essere sempre se stessi con tutte le sfumature possibili, oltre il tempo, oltre i
solchi della pelle e dell’anima….