Operaincerta, in collaborazione con Mondadori Bookstore di Ragusa, presenta il romanzo di Gianni Mazza “La bestia di Brixton”, Simona Bracchitta intratterrà il pubblico chiacchierando con l’autore e l’attore Germano Martorana leggerà alcuni passi tratti dal romanzo.
Una bella casa, una donna che lo stima e lo ama, un lavoro che lo soddisfa, due genitori affettuosi. È il mondo in cui vive Mark, un giovane e promettente attore, un mondo in cui ha tutto ciò che un uomo può desiderare. Mark, però, non è un solo uomo. In lui coabitano Karl, Damian, Jo, Sam, Jimbo, e chissà quanti altri. Perché Mark soffre del disturbo dissociativo dell’identità, e in lui convivono, senza che lo stesso ne sia cosciente, più personalità, indipendenti tra di loro e a volte contrastanti. Durante il giorno c’è Mark, la sua carriera, la donna che ama, la notte è Karl, insieme a suo fratello Damian, a prendere possesso del corpo e ad andare alla ricerca delle donne per “dipingere” il suo quadro perfetto. C’è tutto questo ne “La bestia di Brixton”, un romanzo che racconta un mondo sommerso all’interno della mente umana, capace di coinvolgere, spaventare e, al tempo stesso, emozionare il lettore.
Operaincerta organizza in collaborazione con la Libreria Flaccavento la presentazione della raccolta di racconti di Filippo Bozzali “Di quella volta che”, interverrà Carlo Blangiforti.
Bozzali ama Martoglio. Lo testimoniano il suo parlare e i modi della sua narrazione. Nei suoi racconti, anche in quelli più brevi, c’è tanto movimento teatrale in quell’alternanza di scene familiari e di vita collettiva, dove la vicinanza degli uomini protegge dalle minacce dell’indifferenza. Ci sono racconti, specie quelli della sua sfera più intima, che mi sono apparsi come cammei intagliati con una commozione contenuta, con un tocco delicato di poesia universale, espressa con linguaggio chiaro e fermo. Con parole maschie.
L’associazione culturale Altrementi e Operaincerta Editore presenteranno il romanzo di Alessandro Manuguerra “Pantesco”.
Moderatore:
Vito Lanzarone
Lettura brani:
Miriam Avila
Massimo Serra
L’evento è patrocinato dal Comune di Alcamo nell’ambito del programma “Acamo a Natale”.
Pantelleria è il luogo in cui s’incontrano i due protagonisti del romanzo, un siciliano e un piemontese, coetanei. Pantelleria è l’Isola. Roccia nera e verde, vulcanica e fertile al centro del Mediterraneo, profumo di mosto e soffio di zolfo dove trova rifugio la loro travagliata esistenza. Pantelleria è concreto silenzio, isolamento, contatto con la natura, ma anche luogo mentale della pace, del riposo, della tranquillità. I due protagonisti s’incontrano, si scontrano, infine si cercano, superando le reciproche diffidenze, aprendosi all’Altro. Sennonché si scopre che uno dei due è sull’Isola per un motivo totalmente diverso… Il romanzo però non è un giallo, ma il racconto di due vite che intende affermare come le persone, malgrado siano portatrici di mondi, di bagagli culturali diversi, possano comunque incontrarsi e diventare amici a qualsiasi età se riconoscono l’altro animato dalla stessa sincerità.
Il centro Culturale Permanente “Paulu Maura” e Operaincerta Editore presenteranno la raccolta di racconti di Filippo Bozzali “Di quella volta che”. La serata sarà accompagnata da un concertino di musica da barberia e da una breve performance degli allievi del corso di chitarra organizzata dal C.C.P. “Paulu Maura”
Interverrà:
Carlo Blangiforti (Operaincerta Editore)
Presenterà:
Aldo Fichera
L’evento è patrocinato dal Comune di Mineo
Bozzali ama Martoglio. Lo testimoniano il suo parlare e i modi della sua narrazione. Nei suoi racconti, anche in quelli più brevi, c’è tanto movimento teatrale in quell’alternanza di scene familiari e di vita collettiva, dove la vicinanza degli uomini protegge dalle minacce dell’indifferenza. Ci sono racconti, specie quelli della sua sfera più intima, che mi sono apparsi come cammei intagliati con una commozione contenuta, con un tocco delicato di poesia universale, espressa con linguaggio chiaro e fermo. Con parole maschie.
Presentazione dell’antologia poetica del poeta, scrittore, pittore, appassionato di pittura e fotografia Gino Bonaviri “Sereni cieli di stelle”.
Sabato 19 gennaio alle ore 19.00 presso il Circolo di Cultura “Luigi Capuana” di Mineo.
➡️ Introdurrà la serata il presidente del Circolo dott. Raffaele Brunelli
➡️ Interverranno: Fiodor Bonaviri e Carlo Blangiforti
➡️ Letture brani: Adele Raia, Gaia Di Carlo, Nella Risuscitazione
➡️ Musica di accompagnamento: Nello Blangiforti
Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.
Mercoledì 23 gennaio alle ore 18.00 presso il Mondadori Point di Comiso (RG).
➡️ Moderatrice: Marta Galofaro
➡️ Letture brani: Lella Lombardo
La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.
Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.
Mercoledì 30 gennaio alle ore 17.30 presso la Casa del Combattente e del Reduce di Ragusa.
➡️ Meno Occhipinti dialogherà con l’autrice
➡️ Giada Ruggeri leggerà alcuni brani
La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.
Presentazione del volume di Marinella Tumino “L’urlo del Danubio | Viaggio dell’anima sui binari della memoria storica”.
Venerdì 15 febbraio alle ore 17.30 presso UNITRE a Santa Croce Camerina (RG).
La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.
Presentazione del volume di Salvatore Barone “Caliti juncu”.
Dialogherà con l’autore il professore Antonio Barone
Il libro di Salvatore Barone procede su un doppio binario, il primo riguarda i testi dei proverbi, il secondo è una lettura di essi che non è semplice e, come spesso accade in pubblicazioni di questo genere, semplicistica spiegazione, ma invece scende nella densa e stratificata profondità del pensiero che il proverbio sottende. Ciò che ne deriva è una riflessione che induce a guardare indietro nel tempo, scavando nella memoria comune di un popolo alla ricerca della “civiltà dei proverbi”. La meditazione di Salvatore Barone, non risponde solo al bisogno di recuperare le radici della nostra comunità, ma a soddisfare una necessità esistenziale, quella di sentire la continuità fra passato e futuro, per leggerne i segreti del rapporto fra pulsioni, bisogni, regole, ragione e civiltà che abbiamo smarrito. Sperando forse di trovare spunti e ispirazione per una nuova etica di cui abbiamo un grande bisogno. [dalla prefazione di Domenico Amoroso]