Operaincerta Editore presenta il volume “Della Antipatia – Perché un sentimento ‘contro’ suscita tanta simpatia”. Da un’idea di Saro Distefano.
Viviamo un mondo che si nutre d’odio, eppure è il sentimento nobile, che non andrebbe sprecato. Per tutte le piccole cose del quotidiano c’è un altro sentimento: si chiama “Antipatia”.
Il ricavato, al netto delle spese editoriali, sarà devoluto alla Onlus “Così come sei”.
Presentazione del romanzo di Michele Farinaccio “Il profumo dei ricci di mare”.
Dialogherà con l’autore la giornalista Antonella Galuppi
L’intreccio di questo romanzo breve scorre tranquillo fino a colorarsi di “giallo” ma quel tanto che basta a non farlo diventare uno dei mille noir di cui non si sente più il bisogno, per sazietà e stanchezza di lettori sopraffatti. Un sistema dei personaggi essenziale ma con tutte le pedine ben disposte sulla scacchiera: sulla quale campeggia inizialmente una regina di nome Gaia – lettrice di Baricco e “coscienza infelice” della prima metà del testo – e poi, mentre alfieri, torri e cavalli si schierano in vario modo, finisce per emergere, con la sua statica forza impotente (o debole potenza, fate voi), un re misterioso e silenzioso di nome Daniele. Una capacità di delineare i caratteri dei personaggi e le loro motivazioni all’azione, o all’inazione, per tocchi ed accenni, per allusioni alle cose del tempo, non perdendo mai di vista l’individuo (e facendone intravedere gli abissi interiori) ma nemmeno il suo essere nel mondo e nel tempo. [dalla prefazione di Giuseppe Traina]
Operaincerta Editore presenta il volume “Della Antipatia – Perché un sentimento ‘contro’ suscita tanta simpatia”. Da un’idea di Saro Distefano.
Viviamo un mondo che si nutre d’odio, eppure è il sentimento nobile, che non andrebbe sprecato. Per tutte le piccole cose del quotidiano c’è un altro sentimento: si chiama “Antipatia”.
Il ricavato, al netto delle spese editoriali, sarà devoluto alla Onlus “Così come sei”.
Rita Foti dialogherà con Antonella Sturiale, autore del volume “Si può fare!”
Una peculiarita ‘dell’autrice è la versatilità’ nel passare dai toni drammatici a quelli comici e all’uso mai folkloristico del dialetto, dando agli attori la possibilità di valorizzare il proprio lavoro, in uno stile sempre al servizio del palcoscenico e mai autoreferenziale [ …]
Si dice che un attore comico deve essere per forza un bravo attore drammatico. Non sappiamo se ciò sia vero, ma di certo se questa formula può valere anche per gli autori allora riceveranno che le due competenze in Antonella Sturiale sono due facce della stessa medaglia e che non devono essere disgiunte, così come dev’essere per ogni artista che si rispetti. Insomma, un’autrice completa e, al contempo, una bella persona. Un connubio difficile da trovare nell’intricato e ingannevole mondo dello spettacolo.
L’evento è patrocinato dal comune di Aci Castello.
Operaincerta Editore presenta il catalogo della mostra “Il Mondo in Mano” (Castello Ursino di Catania, 21 settembre 2019 – 6 gennaio 2020)
La storia del legame tra la Sicilia e le carte da gioco è antico. Il catalogo della mostra “Il Mondo in Mano” indaga sei secoli di vicende che hanno visto come protagonisti giochi, giocatori, produttori e amministratori fiscali dell’Isola, senza trascurare curiosità e scoperte recenti.
Presentazione del volume di Salvatore Barone “Caliti juncu”.
Dialogherà con l’autore il professore Antonio Barone
Il libro di Salvatore Barone procede su un doppio binario, il primo riguarda i testi dei proverbi, il secondo è una lettura di essi che non è semplice e, come spesso accade in pubblicazioni di questo genere, semplicistica spiegazione, ma invece scende nella densa e stratificata profondità del pensiero che il proverbio sottende. Ciò che ne deriva è una riflessione che induce a guardare indietro nel tempo, scavando nella memoria comune di un popolo alla ricerca della “civiltà dei proverbi”. La meditazione di Salvatore Barone, non risponde solo al bisogno di recuperare le radici della nostra comunità, ma a soddisfare una necessità esistenziale, quella di sentire la continuità fra passato e futuro, per leggerne i segreti del rapporto fra pulsioni, bisogni, regole, ragione e civiltà che abbiamo smarrito. Sperando forse di trovare spunti e ispirazione per una nuova etica di cui abbiamo un grande bisogno. [dalla prefazione di Domenico Amoroso]
Presentazione del volume di Salvatore Barone “Caliti juncu”.
Dialogherà con l’autore il professore Antonio Barone
Il libro di Salvatore Barone procede su un doppio binario, il primo riguarda i testi dei proverbi, il secondo è una lettura di essi che non è semplice e, come spesso accade in pubblicazioni di questo genere, semplicistica spiegazione, ma invece scende nella densa e stratificata profondità del pensiero che il proverbio sottende. Ciò che ne deriva è una riflessione che induce a guardare indietro nel tempo, scavando nella memoria comune di un popolo alla ricerca della “civiltà dei proverbi”. La meditazione di Salvatore Barone, non risponde solo al bisogno di recuperare le radici della nostra comunità, ma a soddisfare una necessità esistenziale, quella di sentire la continuità fra passato e futuro, per leggerne i segreti del rapporto fra pulsioni, bisogni, regole, ragione e civiltà che abbiamo smarrito. Sperando forse di trovare spunti e ispirazione per una nuova etica di cui abbiamo un grande bisogno. [dalla prefazione di Domenico Amoroso]
Operaincerta Editore presenta il volume “Della Antipatia – Perché un sentimento ‘contro’ suscita tanta simpatia”. Da un’idea di Saro Distefano.
Viviamo un mondo che si nutre d’odio, eppure è il sentimento nobile, che non andrebbe sprecato. Per tutte le piccole cose del quotidiano c’è un altro sentimento: si chiama “Antipatia”.
Il ricavato, al netto delle spese editoriali, sarà devoluto alla Onlus “Così come sei”.
Presentazione del romanzo di Michele Farinaccio “Il profumo dei ricci di mare”.
Introduce Amedeo Fusco
Dialogherà con l’autore Maria Antonietta Vitale
L’intreccio di questo romanzo breve scorre tranquillo fino a colorarsi di “giallo” ma quel tanto che basta a non farlo diventare uno dei mille noir di cui non si sente più il bisogno, per sazietà e stanchezza di lettori sopraffatti. Un sistema dei personaggi essenziale ma con tutte le pedine ben disposte sulla scacchiera: sulla quale campeggia inizialmente una regina di nome Gaia – lettrice di Baricco e “coscienza infelice” della prima metà del testo – e poi, mentre alfieri, torri e cavalli si schierano in vario modo, finisce per emergere, con la sua statica forza impotente (o debole potenza, fate voi), un re misterioso e silenzioso di nome Daniele. Una capacità di delineare i caratteri dei personaggi e le loro motivazioni all’azione, o all’inazione, per tocchi ed accenni, per allusioni alle cose del tempo, non perdendo mai di vista l’individuo (e facendone intravedere gli abissi interiori) ma nemmeno il suo essere nel mondo e nel tempo. [dalla prefazione di Giuseppe Traina]