Priolo (SR)
Presentazione del volume di Santino Coppa con Domenico Occhipinti, “A Priolo non c’era un canestro”.
Dialoga con gli autori Umberto Teghini, direttore di SicraPress
Percorro in auto, da Ragusa a Siracusa, quel tratto di autostrada che ci è concesso, ancora incompleto da decenni. Esco a Priolo, la meta dell’intervista di oggi. Discendendo verso il paese, a destra vedo il braccio di mare costellato di impianti e ciminiere, a sinistra, non meno imponente, il PalaAcer. Oggi ha un’aria anche cupa, la stessa che respiro all’interno, dove i passi e le parole del coach Santino Coppa rimbombano in questo enorme tempio vuoto. Siamo nella casa della Trogylos, la storica società di pallacanestro femminile che ha fondato e ha portato a trionfare, in Italia e in Europa, e che, dopo 28 anni di Serie A1 femminile, non si iscriverà al prossimo campionato. È la primavera del 2014, tra i corridoi e gli uffici nella pancia del palazzetto, ascolto l’amarezza di oggi e l’orgoglio del glorioso passato. Il mio servizio per l’Ansa non cambierà il futuro ma quel giorno nacque l’idea di celebrare il passato e scrivere un libro, insieme. Come tutti i cantieri aperti nella nostra terra, anche il nostro ha vissuto lunghe pause, alti e bassi ma all’ultimo secondo dell’overtime abbiamo trovato la tripla vincente. Io, Santino e un editore ragusano, dieci anni dopo siamo riusciti nell’intento di racchiudere in un libro un’avventura sportiva condivisa, fatta di incontri e persone eccezionali. Un privilegio averle conosciute, un privilegio avere scritto con alcuni protagonisti questo pezzo di storia siciliana.