Giuseppe Cusumano
A dispetto d’ogni logica territoriale, Giuseppe Cusumano nasce nel 1968 sul delta del Po, in un paese che oggi non esiste più, ma da genitori etnei che optano per l’altipiano ragusano per tornarsene in Sicilia. Calciatore fallito, archeologo mancato post maturità classica, programmatore di computer emarginato e critico musicale insabbiato, il Cusumano allora ci gira dal versante giuridico-economico, con laurea in Giurisprudenza, Master in Business Administration, Specializzazione alla CRIF Academy, scantonando persino nelle vesti di direttore di filiale presso una landa obliata dell’entroterra del Dirillo. Coltiva la passione per la letteratura e l’arte, si interessa di comunicazione, segue con curiosità politica, economia e diritto internazionale, soffre con buona probabilità di Lisztomania, dicono abbia un discreto occhio fotografico ed allora se ne avvale. Scrive da sempre, perché è forse la cosa che gli riesce meno peggio di tutte quante le altre, ma di fatto ha pubblicato un libro di poesie (nel 2009, Minimalia, edito da LibroItaliano World), un romanzo (La terza banca nel 2011, edito da La Zisa Editrice), e degli appunti di viaggio (Quaderni Tanzani nel 2016, OperaIncerta Editore) per raccolta fondi. Sposato e padre di due meraviglie, nel 2014 è stato nominato coordinatore del Progetto Tanzania dall’Ambasciatore d’Italia, per coadiuvare un padre missionario nella costruzione di scuole materne ed elementari nel cuore della savana: è certamente questa la cosa più importante da lui realizzata.